Le lettere che compongono i nomi sui campanelli in foto sono state messe in disordine per garantire la riservatezza.

É una pratica diffusa tra gli abitanti di qualsiasi città quella di utilizzare come biglietto da visita la propria abitazione, abbellita e decorata a piacimento e secondo i propri mezzi. Percorrendo a piedi le sue vie, osserviamo questo stesso fenomeno anche nel quartiere Arcella di Padova. Proprio qui, a seguito dei bombardamenti distruttivi causati dalla seconda Guerra Mondiale, si è generata una confusione architettonica notevole, causata da una ricostruzione disordinata e, spesso, scriteriata. Oggi, in questo luogo già di per sé caotico e ricco, risiedono persone che rappresentano più di trenta differenti nazioni, le quali portano con sé le proprie tradizioni, la propria cultura e il proprio gusto estetico. Si tratta del fenomeno della superdiversity, che è descritto così dal professor Nasar Meer:

“la super-diversità è emersa sia come descrizione di fenomeni empirici (la proliferazione delle diversità) sia come affermazione normativa secondo cui l’aumento del pluralismo (sia associato alla migrazione sia come cambiamenti più ampi nella nostra comprensione delle categorie di identità) richiede scienziati sociali e responsabili politici per sviluppare approcci per registrare questo.”

Perdendosi per l’Arcella con occhi attenti si può osservare che proprio i campanelli delle case fungono da segno di questa stratificazione: può essere una pratica interessante osservarli da vicino per comprendere la storia di intrecci che caratterizza questo luogo unico nel suo genere. Ogni cognome, che sia scritto su un’etichetta o a pennarello, ordinato o disordinato, che copra quello che c’era sotto o che sparisca improvvisamente, ha un significato. É come se la carta geografica si condensasse nei palazzi in tutta la sua super-diversità. Il Veneto, l’est Europa, l’Africa, l’Asia. Questa magnifica e complessa convivenza si mette in atto ogni giorno. Non bisogna dimenticare però che ogni persona è una storia, unica e degna di essere raccontata; mai di essere appiattita ad una narrazione comune e superficiale.

Vittoria, Flaviano, Leonardo del Corso di Laurea Magistrale in Scienze per il Paesaggio, Università di Padova

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