Un punto cardinale del graffitismo all’Arcella e non solo
un passaggio tra passato e presente di quest’arte multidisciplinare e dalle ricche sfumature che ha nella sua effimerità l’accettazione intrinseca del suo essere. Una clessidra sospesa sul palmo di una mano femminile, all’incrocio di via Ticino e via Tunisi, che racchiude granelli della stessa sabbia che compone il deserto circostante. È lì a governare il tempo che scorre, granello dopo granello, mentre tutto attorno muta, cambia forma e vita. Quell’opera, che porta la firma del writer Axe, è lì dal 2010 come le intere due facciate che compongono l’opera monumentale un intervento a più mani realizzato dagli artisti della crew Ead padovana.